Secondo il Mindful eating esistono ben 9 tipi di fame, una di queste è la fame del cuore. Ossia quella strana voglia di mangiare che ci viene dopo un dispiacere, ci scontriamo con il prossimo e siamo schiavi di relazioni che invece di darci ci tolgono energia ed entusiasmo.
Ti è mai capitato di sfogarti sul cibo a seguito di una discussione?
Oppure...
Dopo una delusione?
Bene, allora togli subito ogni inutile distrazione perché stai per scoprire il primo passo per distinguere la fame del cuore da quella vera.
Pensaci...
Se è vero che ti sfoghi sul cibo dopo ogni dispiacere è vero anche che uno stato di piacer stabile allenta questa tendenza autodistruttiva
Giusto?
Bene allora eccoti...
Le 5 domande per guarire dalla fame emotiva
Magari è passato molto tempo dall'ultima volta che l'hai svolta, forse così tanto che ora non sai più qual è quest'attività.
Oppure...
credi alle tue stesse bugie: non ho più l'età; è troppo tardi; non me lo merito; non ho tempo;
Tutte bugie! Per non dire altro.
Non è mai troppo tardi, non esiste il tempo esisti tu.
Come ogni giorno, ora hai l'immensa occasione di ritrovarti e rinascere attraverso la tua attività del cuore.
Essa rappresenta il veicolo che ti riporta in quel luogo speciale d'infinita felicità: il cuore.
Ritornare alla guida di questo veicolo significa colmare quel vuoto interiore che ora ti tiene così fragile, vulnerabile e facile bersaglio degli attaccamenti emotivi (al cibo compreso).
Non è facile...
Ci vuole consapevolezza, addestramento, disciplina, metodo, tecnica, tolleranza e non ultimo, distacco emotivo.
Bada bene: ciò non significa indifferenza, freddezza sociale e menefreghismo, semmai vuol dire ''Non lasciarsi agganciare emotivamente dalla scompostezza altrui''.
Un esempio?
Stai mangiando, tranquilla a casa, rientra tuo marito da lavoro, sereno e tranquillo ti saluta e si siede con te. Accende la TV, ascolta un'informazione che suscita un primo commento, poi un' altro continua e ti guarda come se volesse la tua approvazione... non la trova e si sente ancora più agitato e in diritto di sfogarsi con te.
Ecco in quel momento devi essere attenta perché sei a rischio.
Lascia che ti spieghi meglio e come questo è connesso al tuo dimagrimento
La psiche non è un corpo statico, non può essere studiata dalla fisica statica, è energia che può entrare da un momento all'altro in uno stato di turbolenza e questa energia si espande.
Hai presente come funziona il principio dei vasi comunicanti dell'acqua?
Semplice! Se apri un rubinetto per riempire un serbatoio collegato ad altri serbatoi li riempi tutti; mica si ferma al primo.
Se questo è valido per i liquidi ancora più valido è per l'elemento gassoso, e ancora più è l'elemento psichico.
Quindi è necessario esercitarsi al distacco emotivo, tutelarsi dalle scompostezze altrui.
Questo è l'antidoto che ti garantisce la stabilità che ora ti manca ogni volta che ti sfoghi sul cibo mossa da quel irrefrenabile impulso indotto dagli altri.
Non ci importa giudicare se è colpa degli altri o tua. Piuttosto vogliamo consapevolizzarci per smettere di subire quest'interferenze delineando i nostri confini personali.
Lo spazio in cui puoi sviluppare te stessa attraverso le attività del cuore, quelle a cui sei più incline, naturalmente attratta e meravigliosamente brava. Non perfetta! Meravigliosamente brava significa: ampio spazio di miglioramento.
Ma da sola non è facile, quasi impossibile...
Necessiti di un supporto, un modello, una fonte ispirante, in grado col suo esempio di sostenerti e guidarti.
Come si collega tutto questo al dimagrimento?
Lo comprendi meglio con concetti come: ''gruppo di pari''; ''alleanza di cervelli'', ''unione d'intenti''!
Ossia ciò di cui ho parlato con Leslye Pario in quest'arricchente chiacchierata che voglio condividere con te anche perché scoprirai:
ACCENDI LE CASSE, PRENDI CARTA, PENNA, CONCEDITI UNA BUONA VISIONE E RICHIEDI L'ESCLUSIVO REGALO CHE TROVI SOTTO IL VIDEO.
Preferisci ascoltare?